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Irene Grönwall: Under the Skin

MyMicroGallery è lieta di annunciare la prima mostra personale in Italia dell’artista svedese Irene Grönwall dal titolo Under the Skin.

Le opere di Irene Grönwall esprimono un mondo complesso con il minimo dei mezzi, a tratti si rivelano pura calligrafia, o meglio: pura grafia, poiché i segni spesso non si preoccupano, di essere belli, ma di esprimere energie e stati d’animo, un percorso, una perduta innocenza del segno che cerca di ritrovare le sue origini nel costante dialogo con il colore, che rinvia a nuove dimensioni. I predecessori di Irene Gronwall sono senza dubbio gli espressionisti astratti americani, Kline, Motherwell, Frankenthaler. L’artista poi ha sviluppato una lunga ricerca trovando una sua identità espressiva. Tutto parte quindi dal dare voce all’invisibile, alle emozioni e ai moti dell’animo oltrepassando le forme. Ma cosa sono le «forme»? Nella realtà sensibile è forma tutto ciò che ha un contorno, con il quale un oggetto o un organismo si differenzia dalla realtà circostante, e nel quale si definiscono le sue caratteristiche visive e tattili. Tutta l’arte si costruisce per organizzazione di forme in una dialettica infinita di morte e rinascita, di costruzione e distruzione. La pittura di Irene Grönwall è tutta imperniata sulla rivelazione di un mondo interiore inteso come esperienza del profondo. C’è sempre un elemento, un soffio, una traccia, che attua una trasformazione per dire la verità della pittura. Affinché lo spazio sia abitato, anche quando ci sembra di vedere il vuoto, anche quando non si vede nessuno.
Irene Grönwall è nata a Stoccolma. Suo padre era un pittore, ed è cresciuta in mezzo alla pittura e alla trementina. Si è formata come attrice e durante la sua carriera teatrale ha sempre disegnato e dipinto. La pittura è un processo poiché la vita è un processo e lei è interessata a ciò che sta al di sotto: cosa mostriamo e cosa nascondiamo? I suoi dipinti sono una ricerca degli stati d’animo. E’ una pittura fatta di strati su strati, dove si aggiunge e si sottrae materia. L’intenzione è di mettere in condizione lo spettatore di sentire e di usare le proprie emozioni. Al colore alterna opere in cui al centro dell’indagine sono posti più in evidenza il movimento e il ritmo formale del segno.
Formazione: The Webber Douglas Academy of Dramatic Art, London; Folkuniversitetet art school, Stockholm Gerleborgskolan artschool, Bohuslän. Irene Gronwall è rappresentata dalla galleria Ekvall& Tornblom a Stoccolma. Mostre personali: Gallery Ekvall&Tornblom in 2010,2012,2014, 2016; Gallery Glantz i Skärhamn in 2009; Gallery BIB, Stockholm in 2003, 2005, 2007, 2009; Gallery Konst i Karlstad in 2015. Mostre Collettive “Ways of Looking” a cura di Stefania Carrozzini, Vierrumladen Gallery, Berlin, 2017; Gallery Hagman, Stockholm 2000 Juried shows: Väsby Konsthall in 1996, 1997, 1998, 1999. E’ membro di The artist Organisation, KRO.

La mostra è composta di diciotto opere Irene Gronwall vive e lavora in Svezia inedite ed è visibile dal 21 settembre fino al 3 ottobre su appuntamento. T. 338 4305675.

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